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Nel centrosinistra si aprono crepe

Il quadro politico cittadino mai così confuso, Mismetti resta in sella ma…
A volte le vere notizie non sono necessariamente quelle che …fanno più notizia! E dall’ultima seduta del Consiglio comunale possiamo cogliere retroscena più significativi della stessa “scena madre”, specialmente perché la commedia prevedeva un finale già scontato. Il Sindaco Nando Mismetti resta in sella, e ha ribadito chiaramente l’intenzione di guidare senza scossoni Foligno. Il ciclone “Sanitopoli”, che pure lo vede direttamente coinvolto – avendo ricevuto un avviso di garanzia, nonché subito perquisizioni e sequestri di materiale sia negli uffici comunali che presso l’abitazione privata – non inciderà sull’operato del primo cittadino folignate. Nel lungo e articolato discorso di replica, i passaggi più toccanti sono quelli inerenti alla sfera privata, quando sfoghi sinceri e autentiche sofferenze prendono il sopravvento su messaggi in politichese e parole soppesate a tavolino. “Se dovessi scegliere per me, nel mio interesse saprei di certo che cosa fare, ma in questo momento – rilancia Mismetti – farei solo un torto alla città e questo non lo voglio fare”. E ancora: “Parlare di voti di scambio, elezioni taroccate e clientelismo significa usare parole come pietre – incalza rivolto all’opposizione – ma pensate davvero di avere a che fare con cittadini pecora? Sono delle sassate lanciate ingiustamente e se avete degli elementi andate pure nelle sedi opportune”. E passiamo alle “vere notizie” che sembrano di contorno …ma invece sono tutta sostanza! Già, perché alla fine delle due estenuanti sedute consiliari, al momento della votazione qualche “colpo di scena” c’è stato eccome. Ivano Bruschi di “Sinistra e Libertà” annuncia – a nome e per conto della maggioranza di centrosinistra – che verrà recepita la richiesta contenuta nell’Ordine del Giorno di Impegno Civile, ovvero sia l’impegno del Sindaco a presentare il Bilancio di Mandato. Tanto basta a Stefania Filipponi per annunciare il ritiro del suo documento. Ma non basta: la Filipponi annuncia che non parteciperà alla votazione né sull’Odg della maggioranza, né su quello del centrodestra, ma che voterà quello dell’Udc (il quale non richiede le dimissioni del primo cittadino). Ivano Bruschi lancia un altro ponte: Sinistra e Libertà infatti voterà contro il documento di Pdl, Rinnovamento e Cambiare Foligno, ma si asterrà su quello a firma Massimo Metelli (Udc). Il quadro può apparire complicato, ma rimettendo a posto i pezzi tutto appare chiaro: non siamo alle “larghe intese”, ma quantomeno alle prime “prove di dialogo” tra il centrosinistra e la fetta d’opposizione fuori dall’area del centrodestra. Degno di nota è anche lo scontro tutto interno alla maggioranza: il capogruppo dei Socialisti Emiliano Belmonte aveva chiesto al Sindaco la revoca dell’assessore al Bilancio Elia Sigismondi (Pd) a seguito della pubblicazione di un’intercettazione telefonica in cui quest’ultimo esprimeva giudizi sprezzanti nei confronti dello stesso Mismetti e del vicesindaco Massimiliano Romagnoli (Psi). Duro anche il botta e risposta tra Marco Cesaro (Pdl) e Stefania Filipponi (Impegno Civile), durissimo quello tra il capogruppo del Popolo della Libertà Riccardo Meloni e quell’Udc Metelli. Quasi scontro tra Belmonte (Psi) e Giovanni Carnevali di Sinistra Indipendente, con toni accesi e attacchi personali che il presidente Sergio Gentili ha faticato a tenere sotto controllo. Alcuni esponenti del centrosinistra hanno poi manifestato solidarietà sia a Sigismondi che a Carnevali.
Conclusioni? Il centrodestra (Pdl – Rinnovamento – Cambiare Foligno) marcia compatto, seppure all’interno di un’opposizione ormai in ordine sparso. La maggioranza, invece di andare a cercare ipotetici “alleati” sull’altro fronte, dovrebbe prima guardare meglio al proprio interno.

© Gazzetta di Foligno – CLAUDO BIANCHINI

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